WHITE NOISE 


WHITE NOISE, progetto fotografico di Massimiliano Tuveri e Claudia Ioan sarà esposto e presentato in anteprima al FacePhoto News 2016, tappa marchigiana di Portfolio Italia.
Questo progetto include vari capitoli, alcuni realizzati individualmente e altri congiuntamente, che si articolano in un dialogo fatto sia di fotografie che di versi.

La NOVITA’ è che WHITE NOISE è anche un e-book scaricabile gratuitamente al link http://apple.co/1Q8mLit oppure tramite un QR Code in mostra, da venerdì 24 giugno, al Palazzo Ex Pretura a Sassoferrato.
“Il RUMORE BIANCO è un particolare tipo di rumore caratterizzato dall’assenza di periodicità nel tempo e da ampiezza costante su tutto lo spettro di frequenze.

È chiamato bianco per analogia con il fatto che una radiazione elettromagnetica di simile spettro all’interno delle banda della luce visibile apparirebbe all’occhio umano come luce bianca, la somma di tutti i colori.

Allo stesso modo, il rumore bianco è in pratica la somma di tutte le frequenze udibili: una sorta di silenzio artificiale…”

BEHANCE PORTFOLIO REVIEW

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13 MAGGIO 2016

Officine Creative Italiane a Behance Portfolio Review di Perugia, l’evento dedicato alla creatività che si è svolto venerdì 13 maggio a due passi dal Tempio di Sant’Angelo in Corso Garibaldi. Come ben messo in luce dagli organizzatori, “L’appuntamento era finalizzato a riunire professionisti delle arti creative come designer, fotografi, grafici, illustratori, video-maker, fashion designer, chiamati a presentare i propri portfolio e lavori creativi, con l’obiettivo di creare un momento di confronto.

L’americana BEHANCE (la quale fa parte del gruppo Adobe), ha creato una piattaforma online capace di raccogliere un milione di utenti interessati a mettere in vetrina il proprio portfolio, organizzando inoltre workshop gratuiti e mostre, proponendosi anche di creare nuove opportunità professionali. Quest’anno per la prima volta a Perugia è stato organizzato un Portfolio Review, ovvero un momento di condivisione e confronto in grado di collegare la rete di creativi e il mondo del lavoro”.

Siamo stati invitati a rappresentare il mondo della fotografia con le nostre immagini in mostra e la proiezione in anteprima del nostro progetto fotografico WHITE NOISE, presto in mostra al FacePhotoNews 2016, tappa di Portfolio Italia, autorevole circuito della FIAF.

Si ringraziano Desink.it per il gentile invito e Angelini & Partners per la splendida ospitalità.

GIORNATA DELLA CONSAPEVOLEZZA DELL’ALIENAZIONE GENITORIALE, 25 aprile 2016

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Il Parental Alienation Awareness Day (PAAD, “giornata della consapevolezza dell’alienazione parentale”), fissato al 25 aprile, è dedicato a convegni e manifestazioni di sensibilizzazione sull’alienazione parentale in tutto il mondo.
“Già nel lontano 1949 Wilhelm Reich aveva affermato che alcuni genitori divorziati difendono il proprio narcisismo ferito combattendo per la custodia del figlio e diffamando l’ex-coniuge.
Lo studioso Richard A. Gardner fornì una mole considerevole di lavori relativi alla condotta relazionale familiare disfunzionale alla quale dette il nome di Sindrome di Alienazione Genitoriale (1985)
Oggi, la sindrome di Alienazione Parentale (PAS) è un disturbo che insorge principalmente nel contesto delle controversie per la custodia dei figli, dove il genitore affidatario, posto in situazione di stress emotivo e/o conflittuale con il partner, viene preso dal bisogno ossessivo di vendicarsi di lui, diventando questo l’unico scopo della sua esistenza e utilizzando il proprio figlio per scaricare la sua aggressività e frustrazione.
La manifestazione principale della Alienazione Parentale è la campagna di denigrazione rivolta contro un genitore: una campagna che non ha giustificazioni.
Essa è il risultato della combinazione di una programmazione (lavaggio del cervello) effettuata dal genitore indottrinante e del contributo dato dal bambino in proprio, alla denigrazione del genitore bersaglio.
Un genitore (solitamente indicato come alienatore, genitore alienante o genitore origine della PAS), attiva un programma di denigrazione contro l’altro (generalmente indicato come genitore alienato o genitore bersaglio) allo scopo di ottenere che il figlio si rifiuti di frequentarlo.
Questi genitori cercano “vendetta” sul partner privandolo del piacere di avere un figlio.”

Fonte: www.alienazioneparentale.it

 
In Italia, la materia è stata di recente (8 aprile 2016) affrontata e regolata in modo cruciale dalla Corte di Cassazione.
“Con la sentenza n. 6919 /2016 la Corte di Cassazione statuisce che spetta ai giudici capire e adeguatamente motivare sulle ragioni dell’ostinato rifiuto del genitore non collocatario da parte del minore, utilizzando i comuni mezzi di prova tipici e specifici della materia – incluso l’ascolto del minore – e anche le presunzioni, qualora un genitore denunci comportamenti ostativi dell’altro genitore affidatario o collocatario, che provocano l’allontanamento morale e materiale della prole da sé, condotte indicate come significative della presenza di una PAS.
È essenziale infatti secondo la Suprema Corte tenere conto che tra i requisiti di idoneità genitoriale ricopre una grande importanza la capacità di garantire la continuità delle relazioni parentali con l’altro genitore, onde tutelare in maniera effettiva e concreta il diritto del minore alla bigenitorialità e ad una sana crescita equilibrata.
Pertanto afferma la Suprema Corte che tra i requisiti di idoneità genitoriale, ai fini dell’affidamento o collocamento della prole, è rilevante accertare la capacità dei genitori di individuare i bisogni dei figli, tra i quali in primis si evidenzia la capacità di riconoscere le loro esigenze affettive, che si identificano anche nella capacità di <preservargli la continuità delle relazioni parentali attraverso il mantenimento della trama familiare, al di là di egoistiche considerazioni di rivalsa sull’altro genitore>.”

Fonte: http://www.ami-avvocati.it/svolta-epocale-della-corte-di-cassazione-in-tema-di-alienazione-genitoriale-con-la-sentenza-della-prima-sezione-civile-n-6919-dell8-aprile-2016/#sthash.mPLZIdDd.dpuf

Officine Creative Italiane sta affrontando questo tema forte in suo progetto fotografico, attualmente in corso.

 

 

PARENTAL ALIENATION AWARENESS DAY, April 25th 2016

“The Parental Alienation Awareness Day (PAAD), on the 25th of April, is devoted to meetings and demonstrations aiming at parental alienation awareness worldwide.
Back to 1949, Wilhelm Reich had noted that a number of divorced parents defend their hurt narcissism by fighting for the custody of their children and defaming their former spouse.
Researcher Richard A. Gardner provided a great number of works attaining to dysfunctional family relationships and behavior which he named Syndrom of Parental Alienation (1985).
Nowadays, the Parental Alienation Syndrome (PAS) is a disorder arising mainly within the context of disputes for the custody of children, where the custodian parent, being in a situation of emotional stress and/or conflict with his/her partner, is seized by an obsessive need of revenging on him/her, which becomes the only purpose of the custodian’s existence, using his/her own child in order to relieve his/her aggressiveness and frustration.
The main manifestation of Parental Alienation is the campaign of denigration carried out against a parent: a campaign with no justifications.
It results from the combination of a programming (brainwashing) carried out by the indoctrinating parent and the contribution by the very child to the denigration of the target parent.
A parent (usually called alienator, alienating parent or PAS source parent) activates a program of denigration against the other (usually called alienated parent or target parent) so that the child refuses to see the latter.
These parents seek “revenge” on their partner, depriving him/her of the pleasure of having a child.”
(Source: www.alienazioneparentale.it)

In Italy, the Italian Court of Cassation has recently ruled the matter in a crucial decision, n° 6919/2016, strongly affecting the future decisions by Italian Courts as far as PAS is concerned.
Officine Creative Italiane are currently dealing with this strong theme in their new ongoing photographic project.

DINO PEDRIALI, IL FOTOGRAFO DI PASOLINI

Officine Creative Italiane racconterà Dino Pedriali, il fotografo di Pasolini, degli artisti e degli scrittori.

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Dino Pedriali  (Ph. Massimiliano Tuveri)

Una carriera fotografica affascinante, quella di Dino Pedriali. Nato a Roma nel 1950, venuto alla ribalta per i suoi scatti a Man Ray, si affermò in seguito come fotografo dei maggiori esponenti dell’arte e della cultura non solo italiana ma mondiale: Giorgio De Chirico, Alberto Moravia, Federico Fellini, Andy Warhol. L’uso mirato della luce nei suoi ritratti gli valse il nome di “Caravaggio della fotografia”. Fondamentale per la sua notorietà fu la sua serie di scatti a Pier Paolo Pasolini, realizzati nel 1975. Saranno le ultime immagini della vita dello scrittore, tre giorni prima della sua tragica scomparsa all’idroscalo di Ostia: settantotto fotografie raccolte nel libro “Pier Paolo Pasolini. Fotografie di Dino Pedriali”, che raccontano Pasolini in modo personale e intimistico.

Officine Creative Italiane seguirà Dino Pedriali nel suo quotidiano per realizzarne un ritratto composito e variegato, di cui questa è un’anteprima.

Dino Pedriali, known as the photographer of artists and writers (among his most famous portraits those of Pier Paolo Pasolini but also of Man Ray, Giorgio De Chirico, Alberto Moravia, Federico Fellini, Andy Warhol), told by Officine Creative Italiane (Claudia Ioan & Massimiliano Tuveri) in their ongoing photographic project.

FASIKA 2015

Copertina mostra

FASIKA (ge’ez: , dal greco Pascha) è la parola che indica la Pasqua nelle lingue etiopi amarico, tigrino e ge’ez, la lingua liturgica.

Roma, Chiesa di San Gioacchino e Sant’Anna ai Monti.
Un frammento di Etiopia si ricompone nel cuore di Roma ogni settimana, come un’isola riaggregata dal filo comune della pratica religiosa, in questo spazio cattolico prestato alla Chiesa ortodossa etiope Tewahedo. La Chiesa Tewahedo rappresenta l’unico caso di cristianesimo africano autoctono, non d’importazione europea, ma di antica tradizione di diretta derivazione apostolica. Il cristianesimo etiope è infatti una sintesi originale tra l’antica tradizione cristiana d’Oriente e la realtà africana. La Chiesa è autocefala dal 1959 e ha il suo Patriarca ad Addis Abeba. La vita degli etiopi è scandita con forza dal calendario liturgico, il quale segna il tempo della comunità con i suoi lunghi digiuni, le funzioni religiose, le liturgie, la preghiera stessa che annulla il mondo esterno circostante in una sospensione ipnotica di ore e ore. Il 12 aprile 2015 si è celebrata la Pasqua copta etiope, che ha visto l’affluenza massiccia dei fedeli iniziare dal Venerdì Santo per poi culminare nella notte del Sabato Santo. Preghiere, letture della Bibbia, canti, tamburi e danze a lume di candela da parte dei fedeli suggestivamente avvolti nei nezela (tipici lunghi scialli di garza bianca) hanno colmato la notte romana di misticismo cattolico fortemente connotato d’Africa. Unici fotografi occidentali a documentare l’evento (se non unici occidentali presenti), siamo stati accolti cerimoniosamente e con calore dai rappresentanti della Comunità, segno inequivocabile della volontà di integrazione all’interno della vita sociale della capitale.

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UGUALI | DIVERSI. DIALOGO CON L’ALTERITÀ

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Claudia Ioan e Massimiliano Tuveri, come Officine Creative Italiane, in concomitanza con lo Jonio Jazz Festival 2015, vi invitano a:

UGUALI | DIVERSI. DIALOGO CON L’ALTERITA’

Mostra collettiva di fotografia a cura di Officine Creative Italiane

Antico Palmento dei Conti Prete
Via Vittorio Emanuele, Faggiano (TA)
10-13 agosto 2015, h 10-24

Elenco autori in mostra:
GIOVANNI MARROZZINI, Nouvelle Semence (Camerun 2010)
CLAUDIA IOAN e MASSIMILIANO TUVERI, Fasika 2015
PAOLA DE PASCALIS e ALESSANDRO SIGNORE, Al di là dell’odio. Sarajevo-Srebenica 2013
MARIA GRAZIA MARRULLI, Voci di donne in cammino
FERMAIMMAGINE, Lasciami guardare

In collaborazione con il Comune di Faggiano (TA) e l’Unione dei Comuni di Montedoro

Per info: officinecreativeitaliane@gmail.com

FASIKA 2015: AWAITING THE EXHIBITION

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Officine Creative ha il piacere di annunciare l’allestimento in corso della sua mostra FASIKA 2015, fotografie di Massimiliano Tuveri e Claudia Ioan dedicate alla Pasqua copta 2015 della Chiesa Tewahedo di Roma e alla Comunità etiope della capitale.
Comunicheremo date e luoghi dell’esposizione nella locandina ufficiale.

We are pleased to announce that our FASIKA 2015 exhibition is currently being mounted. Photographs by Massimiliano Tuveri and Claudia Ioan documenting the Coptic Easter 2015 of the Tewahedo Church and the Ethiopian Community in Rome.
We will soon post the official communication including all information.

In foto, un momento delle celebrazioni del Venerdì Santo.

Fotografia di Claudia Ioan

OFFICINE CREATIVE AD ALCHEMIKA

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Alchemika, Festival del Teatro di Strada e Cirque Nouveau, 5-7 giugno 2015, Via della Viola, Perugia.

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Un piccolo viaggio attraverso la fotografia di strada per raccontare visivamente l’arte circense e la rappresentazione teatrale all’aperto, nel cuore medievale di Perugia.

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Fotografie di Massimiliano Tuveri e Claudia Ioan

BIRRIFICIO RETHIA

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Da homebrewing a microbirrificio: è una realtà che nasce da sogno e passione personali, quella del Birrificio Artigianale Rethia. Grazie alle energie e alla competenza di Cristiano Faes (Mastro Birraio), Nicola Avi e Giovanni Perini (marketing, vendita e amministrazione), anche nel cuore del Trentino il mondo dei microbirrifici si esprime in una sua forma dotata di carattere e impronta personale estremamente riconoscibili.

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Cristiano Faes

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Nicola Avi

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Giovanni Perini

Una passione coltivata con sapienza a livello domestico, la loro, che negli anni si affina di pari passo con la qualità del prodotto. La sperimentazione viene realizzata e condivisa dai tre amici con entusiasmo e metodo, fino alla consapevolezza di aver raggiunto un livello qualitativo tale da consentire il salto all’interno del mercato locale e nazionale. Il momento è perfetto: all’apertura, i birrifici in Trentino erano soltanto otto, e vi era ampio margine per creare nella regione una nuova cultura della birra incentrata sulla degustazione di un prodotto ricercato.21032015-21032015-DSC_7890

L’ispirazione viene cercata negli stili inglese, belga e americano, e sviluppata nel tempo con la definizione di ricette rispondenti a una progettualità gustativa molto definita grazie all’uso dei malti e alla luppolatura.

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La partenza è importante: una produzione limitata ma estremamente differenziata (ben 6 birre dalle caratteristiche estremamente spiccate e riconoscibili) mirata ad un target altro da quello interessato alla birra classica. Rethia ha infatti una filosofia precisissima: la produzione di una birra di qualità non filtrata e non pastorizzata, con profumi incredibilmente marcati e una complessità sorprendente.

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La sede, che include al suo interno un punto degustazione e vendita davvero invitante, è piccola e raccolta all’interno di una superficie limitata, nel pieno rispetto dello spirito dei microbirrifici. La collocazione è strategica, lungo un’importante direttrice dei flussi turistici nella regione Trentino, in quella Valle dei Laghi dalle caratteristiche paesaggistiche e morfologiche del territorio assolutamente uniche e che tanto richiamo esercita sui visitatori.

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Anche la scelta del nome descrive la volontà di differenziarsi dal panorama di prodotti tipicamente dolomitici, pur mantenendo salde radici e identità. Il richiamo esplicito del nome “Rethia” è alla popolazione dei Reti, di origine etrusca, stanziati nell’arco alpino in epoca precedente alla conquista romana. Il popolo dei Reti è ben presente nelle fonti classiche romane, da Plinio Il Vecchio a Tito Livio; il nome “Rethia” rimanda direttamente alla provincia di Rezia creata dopo la conquista romana dell’area alpina ad opera dell’Imperatore Augusto nel 15-16 a.C. D’altronde, il carattere scelto per il nome del birrificio e per le etichette  è quello originale dell’alfabeto retico, di chiara derivazione etrusca: un simbolo di identità chiarissimo.

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Rethia nasce ufficialmente il 29 maggio 2014: è il il birrificio più piccolo del Trentino, e tra i più piccoli d’Italia. Attualmente la produzione si attesta su un massimo di 2.000 litri mensili e sei stili di birra, tutte ad alta fermentazione. Fiore all’occhiello della produzione è la “Jet-Lag”, birra color ambra con riflessi rossi, secca, corposa e aromatica. Si tratta di una birra molto complessa dove l’estrema luppolatura americana si fonde con le note dei malti speciali creando uno spettro olfattivo che va dai sentori resinosi e agrumati (pompelmo e scorza di mandarino) a quelli dolci e tostati. Regala grande persistenza aromatica e amaro deciso ma ben bilanciato dal corpo della birra.

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Rethia, nei suoi luoghi e prodotti, incarna ed esprime l’energia pura dei suoi tre giovani fondatori, che uniscono la passione alla competenza con cui producono e propongono le loro creazioni brassicole.

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BIRRIFICIO ARTIGIANALE RETHIA di Cristiano Faes, Giovanni Perini e Nicola Avi

Via ai Fossadi, 21 Vezzano (TN)

Testi ed immagini di Claudia Ioan e Massimiliano Tuveri